Anna Troise
La Dottoressa Anna Troise, psicologa psicoterapeuta, è laureata in Psicologia ad indirizzo sperimentale, ha un dottorato di ricerca nella psicologia dello sviluppo e della socializzazione, è specializzata in psicologia clinica e psicoterapia ad approccio integrato, in analisi transazionale, nell’approccio psicoterapeutico dell’EMDR per gli interventi sul trauma e nella Compassion Focused Therapy (CFT).
Inizialmente formatasi nel campo della ricerca psicologica, presso l’Istituto di Psicologia del CNR di Roma, negli ultimi venti anni si è dedicata all’attività professionale di psicoterapeuta. Ha effettuato perizie come consulente di parte in processi civili di separazione e affido dei figli e, dal 2006, lavora come componente esperto presso il Tribunale dei Minorenni di Roma.
Le competenze di base e la formazione continua in vari ambiti, anche psicocorporei, le consentono di avere accesso a competenze multidisciplinari ed affrontare le problematiche dei pazienti di diverse fasce d'età e a diversi livelli.
Le aree di intervento sono quelle classiche della psicoterapia e riguardano ansia, fobie, panico, disturbi dell’umore e psicosomatici, pensieri ossessivi, problemi di dipendenza, problematiche relazionali, conflittualità familiari e disturbi legati ad eventi traumatici.
L’intervento è rivolto ad adulti, adolescenti, bambini e a genitori in difficoltà con i propri figli.
L’approccio integrato consente di effettuare trattamenti mirati e specifici a seconda del paziente e del problema riferito. L’EMDR facilita e velocizza il processo di cura.
L’approccio terapeutico è basato sull’Analisi Transazionale con l’integrazione di diversi modelli: gestaltico, psicodinamico, cognitivo-comportamentale, interpersonale.
I principi alla base di tale approccio sono il rispetto della libertà della persona e la fiducia nella sua capacità di cambiamento, la visione del terapeuta come co-creatore, assieme all'altro, delle modalità di intervento clinico.
In virtù della sua poliedricità tale approccio consente al terapeuta di selezionare la tecnica e il modello che meglio si adatta alla personalità e al sintomo del paziente.
Nel corso degli anni la dottoressa si è ulteriormente formata, integrando altre metodologie terapeutiche riguardanti la mindfulness, la terapia basata sulla compassione e, in particolare, l’EMDR.
L'Analisi Transazionale (AT) è una teoria della personalità, ideata dal medico e psicoterapeuta Eric Berne, che può considerarsi un'evoluzione in senso relazionale della psicoanalisi freudiana, da cui si discosta sostanzialmente, però, anche in virtù del fatto che riconosce al terapeuta un ruolo attivo e psicoeducativo nei riguardi del paziente. In essa sono evidenti gli influssi dell'approccio centrato sulla persona di Carl Rogers e di tecniche mutuate da altre scuole teoriche, ad esempio quelle relative alla psicologia della Gestalt.
Negli ultimi anni l’AT ha avuto un ulteriore sviluppo verso una rielaborazione teorica dovuta alle recenti acquisizioni delle neuroscienze. In particolare per quanto riguarda le basi neurofisiologiche degli stati dell'io, l'accesso alle memorie implicite e la formazione delle memorie episodiche.
L’Eye Movement Desensitization and Reprocessing, in italiano desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari, è una modalità di intervento psicoterapeutico molto efficace che accelera il processo di elaborazione degli eventi disturbanti e traumatici, facilitando la guarigione effettiva dai disturbi psicologici ed emotivi.
Scoperto per caso da Francine Shapiro ed in seguito validato da molti studi e ricerche scientifiche, alcune delle quali effettuate anche presso il CNR in Italia, inizialmente veniva utilizzato prevalentemente per curare problemi psicologici provocati da eventi traumatici, vale a dire quel tipo di eventi che possono mettere in pericolo l'incolumità e il senso di sicurezza delle persone (catastrofi naturali, lutti, incidenti, violenze subite o viste). In particolare, quindi, per curare i sintomi legati al Disturbo da stress post traumatico (PTSD).
In un secondo momento la pratica clinica ed una serie di ricerche sperimentali ne hanno messo in evidenza l’efficacia anche per problematiche psicologiche di altra natura, non necessariamente legate ad episodi traumatici gravi, quanto piuttosto a disagi anche lievi ma protratti nel tempo, a comportamenti di cura inefficaci, quali trascuratezza o mancanza di sintonizzazione, a problematiche legate allo stile genitoriale o a sofferenze infantili non elaborate. Tutti fattori che possono produrre una sintomatologia psicopatologica (per es. ansia, panico, fobie, depressione, ecc..).
Per saperne di piu' www.emdr.it
In italiano “terapia basata sulla compassione”, rientra nelle terapie cognitivo-comportamentali di terza generazione. Inizialmente sviluppata da Paul Gilbert nel 2007, la CFT integra studi sull’attaccamento, tematiche di psicologia evoluzionistica, sociale, dello sviluppo, insegnamenti buddisti e le più moderne ricerche delle neuroscienze. Si basa sul concetto che lo sviluppo e il potenziamento di un Se’ compassionevole sia in grado di aiutarci a modulare ed accettare emozioni difficili e dolorose, a guardare in modo mindful i nostri pensieri giudicanti senza esserne sopraffatti, ad impegnarci con gentilezza verso noi stessi per il raggiungimento di una dimensione di vita più ricca di valore, sostenendoci in modo benevolo e supportivo nel processo di cambiamento. Attraverso diversi esercizi, tra cui visualizzazioni guidate e meditazioni, la CTF si pone l’obiettivo di potenziare e accrescere il nostro Se’ compassionevole.